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Divenni mio padre una mattina di dicembre

I giorni passavano uno in fila all'altro con il loro fastello di cose sempre simili, appena impercettibilmente diverse, come il mio viso . Il tempo lavora così, Angela, con sistematica gradualità. Un invisibile ma implacabile movimento ci usura . La trama dei tessuti si allenta e si riassesta sul telaio delle ossa, e un giorno, senza che nessuno ti abbia avvisato, indossi la faccia di tuo padre . Non è solo colpa del sangue. Magari la tua anima ha assecondato gli impulsi di un desiderio nascosto, che sai di avere, anche se ti ripugna. Questa mutazione si rende visibile a metà della vita, gli anni a venire non aggiungeranno che qualche fatale ritocco . Il viso dei quarant'anni e già quello della tua vecchiaia. Quello che entrerà nella tua tomba. Io, che avevo sempre creduto di somigliare a mia madre, divenni mio padre una mattina di dicembre, nello specchio della mia auto ferma nel traffico . La sofferenza aveva incoraggiato il mio soma nel verso di quell'uomo che conti

Aria di Natale

Finalmente e' Natale: le vetrine sono tutte addobbate di ghirlande, le finestre illuminate da fantastiche luci che si accendono e spengono per dare allegria e aspettare la venuta di Gesu'. Per non parlare degli alberi di Natale, con palline, ghirlande e la magica stella! Dalle finestre esce un odore di tacchino ripieno, per le strade i signori che vendono castagne, pop corn, con i loro carretti a volte anche buffi. Ci sono anche i cori di persone che si spostano di tanto in tanto per cantare. Tutta la citta' e' colorata di rosso, giallo e verde. E per far divertire i bambini, i Babbi Natale che passano per le strade a regalare dolcetti. Anche le chiese sono tutte illuminate: stelle comete e anche presepi. Presepi grandissimi e belli: Maria, Giuseppe, Gesu', i pastori e i mendicanti tutti pronti alla venuta di Gesu'. Mettetevi i cappotti, mettete il vischio alla porta, preparate le pale per spalare la neve, gli alberi e i presepi tutti addobbati, ma fat