di Daria Grimaldi - Università di Napoli Federico II La dipendenza dal mondo digitale, senza che spesso neanche ce ne accorgiamo (come ogni dipendenza che si rispetti), mina in profondità il nostro benessere sociale, ci rende più aggressivi, meno attenti alle cose importanti, paurosi di essere tagliati fuori dal bombardamento di notizie real time veicolato dagli strumenti digitali. E’ in questo contesto che si colloca la corrente del minimalismo digitale che, lungi dal demonizzare la tecnologia in sé, punta a “ripulire” la nostra mente dalle abitudini disfunzionali per aiutarci a ritrovare soddisfazione dalle care, vecchie azioni “analogiche”, come vedere un film o leggere un libro, senza essere continuamente interrotti da notifiche, email o messaggini. Si tratta di una rivoluzione mentale prima ancora che materiale. Ma può portarci, con un po’ di impegno e determinazione, a riappropriarci del nostro tempo. Indice degli argomenti Quanto tempo passiamo online? Ogni settimana il mio nu...
Divenni mio padre una mattina di dicembre ...