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Visualizzazione dei post con l'etichetta Off Topic

Afraid in the dark

Icy fingers gripped my arm in the darkness and dragged me deeper into the woods while I was trying to free myself from them. All of a sudden dozens of similar hands appeared out of nowhere and grabbed me. I was getting pulled in all directions as I felt my soul getting “colder” and my mind emotionless. Then they all released the grip and I started falling for what felt like hours while my entire life was passing in front of my eyes . It was oddly beautiful, in a way that cannot be described. But then I saw it. The biggest fear of every man that has ever or will ever live. The fear of dying and being forgotten. The fear that makes us try to hold on to life in every moment and pushes us to adopt vain rituals such as giving funerals and engraving tombstones in the hope that every time that someone still thinks about us we can continue to “live” a little longer. The worst thing is that no one can help us, that death is a step that will come for every living being sooner or later. As I thou...

Dear Santa…

Dear Santa… Dear Santa, this Christmas I have a rather special request. I’d like you to give me and everyone else something very important that I think a lot of us have lost in the past few years: trust. Trust in each other from our family, to our friends, to every human being on this earth. The trust to be accepted for what we are, the belief of not having to feel threatened by those who are different from us, which may seem obvious but is indeed very hard as our minds are restricted by social stereotypes and fears. The fear of the unknown, of what we think is unnatural and may shake our principles according to which we distinguish the “good” from the “bad”. But most importantly give us the faith in the future that right now doesn’t give any good perspective between wars, global warming and the continuous privation of liberties in some countries. Even if some of these problems don’t concern ourselves right now they will in the future. And they’ll concern those who are going to come af...

LA CRITICA LETTERARIA AL TEMPO DEI SOCIAL E DEGLI INFLUENCER

Cultura delle élite e cultura di massa, l’equivoco populista GILDA POLICASTRO Il linguaggio della critica letteraria è, nel sentimento comune, settario, antidemocratico, autorefenziale ( mentre la critica, intesa come ermeneutica, è semmai un dialogo fra l’interprete, il testo e gli altri suoi lettori). La comunicazione, nelle forme più varie della divulgazione, sarebbe invece ciò che avvicina le opere d’arte alle masse, al pubblico. Questa contrapposizione ne porta con sé o forse discende, deriva da una contrapposizione ancora più antica: quella tra cultura alta e Masscult, secondo la categoria introdotta da Dwight Macdonald all’inizio degli anni Sessanta. Masscult che, a differenza della cultura genuinamente popolare, non nascerebbe in una zona protetta dallo sguardo e dal controllo dei signori, ma verrebbe calato dall’alto sulle masse, considerate un unicum indifferenziato e privo ( o deprivato) di qualunque istanza di diversità e individuazione. Possiamo ripensare alla catego...

LA OPEN SOCIETY FOUNDATION AVRÀ SEDE A BERLINO

La vittoria di Orban: la fondazione Soros lascia l’Ungheria ALESSANDRO FIORONI Alla fine è arrivata la decisione che era già nell’aria da tempo, la Open society foundation (Osf) si ritira dall’Ungheria. L’annuncio è arrivato da New York, sede dell’organizzazione, attraverso le parole dell’addetto stampa Daniel Makonnen: «di fronte a un contesto politico e giuridico sempre più repressivo in Ungheria, l’Osf sposta le sue operazioni e il suo personale internazionale con sede a Budapest nella capitale tedesca, Berlino». La rete internazionale, finanziata e creata dal miliardario magiaro- americano George Soros, che sostiene in tutto il mondo innumerevoli attività a favore dei diritti umani, lascia dunque Budapest a seguito della violenta campagna scatenata dal premier e fresco vincitore delle elezione Viktor Orban. L’abbandono da parte di Open society è l’ultima tappa di un percorso intrapreso nel febbraio scorso, quando il governo ungherese guidato dalla formazione nazionalista ...

SEQUESTRO MORO UN CRONISTA DEL TEMPO RACCONTA IL 16 MARZO DEL 1978

Cronaca di un mattino di un giorno da cani FRANCESCO DAMATO La giornata di giovedì 16 marzo 1978 comincia con un contrattempo. La mia linea telefonica è bloccata. Alzo la cornetta e non avverto alcun segnale. Diavolo di un uomo, il mio amico Nicola Lettieri deve avere appoggiato male il suo ricevitore ieri sera, dopo avermi parlato, e mi ha isolato. Non è epoca di telefonini. Mi tocca rassegnarmi ad aspettare che anche Nicola avverta il bisogno di chiamare qualcuno e ripristini così la mia linea. L’amico Lettieri è il sottosegretario di Francesco Cossiga appena confermato al Ministero dell’Interno nel quarto governo di Giulio Andreotti, formato sabato scorso, 11 marzo, dopo quasi un mese di crisi. Tanto è servito ad Aldo Moro, presidente della Dc, a convincere Enrico Berlinguer, segretario del Pci, a rinunciare al superamento del governo monocolore democristiano sostenuto dall’estate del 1976 con l’astensione dei comunisti e tradottosi in un loro logoramento politico. Superare il monoc...

QUEL 16 MARZO TEMEMMO CHE FOSSE INIZIATA L’INSURREZIONE

 SEQUESTRO MORO: INTERVISTA A GUIDO BODRATO, NUMERO 2 DELLA DC CARLO FUSI Il 16 marzo di 40 anni fa veniva rapito il presidente della Dc, Aldo Moro, e veniva sterminata la sua scorta. Una svolta drammatica nella politica italiana. Abbiamo intervistato Guido Bodrato, che all’epoca era il numero due della Dc, guidata da Zaccagnini, e che ebbe un ruolo decisivo in tutti i drammatici 55 giorni del rapimento. Bodrato ci ha detto che quel giorno temettero che fosse iniziata una vera e propria insurrezione. E che il rapimento e poi l’uccisione di Moro ebbero una conseguenza GUIDO BODRATO ALL’EPOCA NUMERO 2 DELLA DC, RICORDA IL RAPIMENTO MORO Quel giorno morì un’idea l’idea del dialogo CARLO FUSI Guido Bodrato, dc, classe 1933: il 27 marzo prossimo compirà 85 anni. A metà degli anni ‘ 70, assieme a Corrado Belci, Luigi Granelli e Giovanni Galloni, ha fatto parte della “banda dei 4”, termine mutuato dalla Rivoluzione culturale avviata da Mao Tsedong e poi rovesciata come struttura di p...

DAL FASCISMO ALL’ILLUSIONE COMUNISTA MA CI FU ANCHE CHI NON SI È ALLINEATO

L’irresistibile fascino degli intellettuali per le dittature... CORRADO OCONE l l Novecento è stato, da una parte, il secolo della politica, o meglio della politicizzazione integrale della vita degli uomini, delle enormi masse che hanno fatto il loro ingresso sulla scena della storia, dall’altra, il secolo degli intellettuali, in quanto gli uomini di pensiero hanno avuto voce dominante nel dibattito pubblico e hanno fornito il loro avallo alle idee politiche che hanno dominato. La politica è stata concepita come realizzazione di un’idea (“ideocrazia”); e le idee sono state considerate vere solo in quanto passibili di realizzazione pratica. Con il corollario che la stessa cultura, da attività disinteressata, si è politicizzata, cioè ha perso la sua autonomia ed è diventata di parte, partigiana. Arrivato nel 1963 a Parigi in fuga dal suo Paese, la Bulgaria, Tzvetan Todorov, che aveva avuto modo di patire in prima persona le sofferenze portate da un regime illiberale, osservava sconsola...

Divenni mio padre una mattina di dicembre

I giorni passavano uno in fila all'altro con il loro fastello di cose sempre simili, appena impercettibilmente diverse, come il mio viso . Il tempo lavora così, Angela, con sistematica gradualità. Un invisibile ma implacabile movimento ci usura . La trama dei tessuti si allenta e si riassesta sul telaio delle ossa, e un giorno, senza che nessuno ti abbia avvisato, indossi la faccia di tuo padre . Non è solo colpa del sangue. Magari la tua anima ha assecondato gli impulsi di un desiderio nascosto, che sai di avere, anche se ti ripugna. Questa mutazione si rende visibile a metà della vita, gli anni a venire non aggiungeranno che qualche fatale ritocco . Il viso dei quarant'anni e già quello della tua vecchiaia. Quello che entrerà nella tua tomba. Io, che avevo sempre creduto di somigliare a mia madre, divenni mio padre una mattina di dicembre, nello specchio della mia auto ferma nel traffico . La sofferenza aveva incoraggiato il mio soma nel verso di quell'uomo che conti...

Aria di Natale

Finalmente e' Natale: le vetrine sono tutte addobbate di ghirlande, le finestre illuminate da fantastiche luci che si accendono e spengono per dare allegria e aspettare la venuta di Gesu'. Per non parlare degli alberi di Natale, con palline, ghirlande e la magica stella! Dalle finestre esce un odore di tacchino ripieno, per le strade i signori che vendono castagne, pop corn, con i loro carretti a volte anche buffi. Ci sono anche i cori di persone che si spostano di tanto in tanto per cantare. Tutta la citta' e' colorata di rosso, giallo e verde. E per far divertire i bambini, i Babbi Natale che passano per le strade a regalare dolcetti. Anche le chiese sono tutte illuminate: stelle comete e anche presepi. Presepi grandissimi e belli: Maria, Giuseppe, Gesu', i pastori e i mendicanti tutti pronti alla venuta di Gesu'. Mettetevi i cappotti, mettete il vischio alla porta, preparate le pale per spalare la neve, gli alberi e i presepi tutti addobbati, ma fat...

Topolino: gioco di "prestigio matematico" degli anni 70

Ricordo di aver trovato queste carte su un Topolino degli anni 70. Il gioco consiste nel mostrare le carte ad un'altra persona chiedendo di scegliere un numero senza comunicarcelo. Successivamente vanno mostrate una ad una tutte le carte, chiedendo via via su quali carte compaia il numero scelto. Sommando il primo numero della lista di ogni carta ove e' presente il numero prescelto (che naturalmente ancora non conosciamo) troviamo il numero che era stato individuato!!! E' semplice e torna sempre. Posto anche l'immagine di un calendario perpetuo, trovato sullo stesso numero di Topolino, ma che non ricordo come funzioni. Se qualcuno sa come si faccia a calcolare il giorno, se ne ha voglia puo' postare nei commenti. Ciao

Tariffa Rossa Tim

Vi ricordate la tariffa rossa Tim? Beh, allora non siete proprio dei ragazzini. Alla modica cifra di Lire 1950 al minuto eri libero di chiamare chi volevi tutto il giorno! ma con una tariffa ridotta la sera. E la cosa bella e' che se qualcuno l'avesse ancora attiva, la tariffa e' tuttora valida!!! Se non ci credi clicca sul link  http://www.tim.it/consumer/o1000/tariffa.do