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Sabina Minuto: ecco le strategie che funzionano nella mia classe

di Sabina Minuto8-11 minuti In ogni momento della mattinata i ragazzi mettono alla prova i docenti. A volte in modo consapevole, a volte inconsapevole. Sabina Minuto dice: “ho una sola domanda guida. Cosa funziona?“. Ecco le sue strategie Ore 7,30. Arrivo a scuola. È ancora buio ma di solito dalla finestra dell’aula di quinta vedo un’alba sul mare magnifica. Quasi ogni mattina faccio una foto. Poi vado al computer a stampare le mie Mini Lesson e il materiale per la giornata. A scuola non c’è ancora quasi nessuno. Io, i bidelli e Bruno, il mio responsabile di plesso. Un uomo fantastico che riassume su di sé la mission del nostro istituto: l’accoglienza. Noi lottiamo ogni giorno per tenerli a scuola i nostri ragazzi, per essere i loro adulti affidabili, per far vedere loro che la scuola conta,  è importante nella vita di tutti. Alle 7,55 suona la prima campana. Il sole oramai è già alto. Nell’aula non c’è nessuno. Eppure dovrebbero essere già tutti qui, quelli per cui io lavoro: gli

Minimalismo digitale, la nuova via per vivere bene con la tecnologia

di Daria Grimaldi - Università di Napoli Federico II La dipendenza dal mondo digitale, senza che spesso neanche ce ne accorgiamo (come ogni dipendenza che si rispetti), mina in profondità il nostro benessere sociale, ci rende più aggressivi, meno attenti alle cose importanti, paurosi di essere tagliati fuori dal bombardamento di notizie real time veicolato dagli strumenti digitali. E’ in questo contesto che si colloca la corrente del minimalismo digitale che, lungi dal demonizzare la tecnologia in sé, punta a “ripulire” la nostra mente dalle abitudini disfunzionali per aiutarci a ritrovare soddisfazione dalle care, vecchie azioni “analogiche”, come vedere un film o leggere un libro, senza essere continuamente interrotti da notifiche, email o messaggini. Si tratta di una rivoluzione mentale prima ancora che materiale. Ma può portarci, con un po’ di impegno e determinazione, a riappropriarci del nostro tempo. Indice degli argomenti Quanto tempo passiamo online? Ogni settimana il mio nu

Basta email e Whatsapp fuori orario di lavoro. Peccato

C’è qualcosa che stride, un sapore di occasione mancata , nel modo in cui alla fine stiamo decidendo di utilizzare lo smartphone quando lavoriamo. Avrebbe dovuto e potuto essere uno strumento per vivere meglio , per poter sbrigare una pratica anche da casa, mentre con un occhio seguivamo i compiti dei figli; o per risolvere subito una emergenza di notte prima che fosse troppo tardi; o per poter andare in vacanza senza il timore che intanto chissà cosa sarebbe capitato in ufficio, perché se capitava lo avresti saputo. E invece non è andata e non andrà così.  Per due ragioni , che sono poi anche figlie di due colpe ben precise. La prima . Da un lato molti, soprattutto in posizione di comando, hanno abusato dei messaggi fuori orario, siano essi email o testi via Whatsapp. Un conto sono le emergenze, un altro sono quei messaggi che possono tranquillamente aspettare e che inviati a qualunque ora del giorno e della notte, ci stressano. Qualche giorno fa mi è arrivata una email di l

Il nostro buco nero quotidiano (e come uscirne)

Il nostro buco nero quotidiano (e come uscirne)AGI - Agenzia Giornalistica Italia 3-4 minuti Katie Bouman Prima che il nostro buco nero quotidiano ci inghiottisca di nuovo nella mediocrità e nel cinismo, fermiamoci ancora un istante a godere della straordinaria foto che oggi occupa le prime pagine dei giornali di tutto il mondo relegando in secondo piano i tweet di Trump e le paturnie della Brexit, il sovranismo de' noantri e le tragedie degli altri. La prima foto di un buco nero è più forte di tutto il resto non solo perché ci disvela uno dei segreti dell’Universo, ma perché ci racconta la bellezza della vita sul pianeta Terra. Mentre un populismo d’accatto confonde gli scienziati con la casta da abbattere, facendo tornare in auge teorie "medievali" come quella per cui la Terra sarebbe piatta, il gigantesco buco nero della costellazione della Vergine rimette al centro delle nostra esperienza di esseri umani il vero motivo per cui siamo qui: la scienza e la scoperta.

La vita senza i giganti della tecnologia

di Kashmir Hill traduzione di Luca Pacini qui il link all'originale https://gizmodo.com/life-without-the-tech-giants-1830258056 Arrivederci Big Five Kashmir Hill ha trascorso sei settimane bloccando Amazon, Facebook, Google, Microsoft e Apple senza inviare soldi e dati, utilizzando una VPN personalizzata. Ecco cosa è successo. Amazon, Facebook, Google, Microsoft e Apple erogano, nell'insieme, prodotti che amiamo, prodotti che odiamo (ma non possiamo smettere di usarli) e prodotti che ci impongono il modo di comunicare e come siamo visti. I loro dispositivi e servizi rendono le nostre vite più facili di quanto non siano mai state prima, eppure più complicate in modi imprevisti. Sono così onnipresenti e fondamentali per le nostre vite che le loro offerte hanno sostituito le funzioni fondamentali del nostro cervello. Ora ci stiamo rendendo conto che c'è la possibilità di diventare dipendenti da questi pulsanti, clic, schermate e scrollate, quanto lo siano la nicoti

Argento vivo di Daniele Silvestri, Manuel Agnelli, Rancore - Testo

Ho sedici anni  Ma è già da più di dieci  Che vivo in un carcere  Nessun reato commesso là  Fuori  Fui condannato ben prima di nascere  Costretto a rimanere seduto per ore  Immobile e muto per ore  Io, che ero argento vivo  Signore  Che ero argento vivo  E qui dentro si muore.  Questa prigione corregge e  Prepara una vita  Che non esiste più da  Almeno vent’anni  A volte penso di farla finita  E a volte penso che dovrei vendicarmi  Però la sera mi rimandano a casa  Lo sai  Perché io possa ricongiungermi a tutti i miei cari  Come se casa non fosse una gabbia anche lei  E la famiglia non fossero i domiciliari  Ho sedici anni ma è già da più di dieci  Che vivo in un carcere  Nessun reato commesso là  Fuori  Fui condannato ben prima di nascere  E il tempo scorre di lato ma  Non lo guardo nemmeno  E mi mantengo sedato per  Non sentire nessuno  Tengo la musica al massimo  E volo  Che con la musica al massimo  Rimango solo  E mi ripetono sempre che devo d

Improving students’ communication skills, for their future

In our increasingly technological world, it is clear that our children’s educational needs are changing faster than teachers can keep up with. We have welcomed technology into our classrooms, equipping students with computers and changing their curriculum to include new subjects meant to prepare them for the future—only to find out that by the time they graduate, what they have learnt will already be obsolete.   Some things never change: people will always communicate So how can we face the challenge of preparing students for a world that will look somehow different from like it does today? Fortunately, there are skills that will always be needed and are in fact in even higher demand now that routine jobs are done by machines and the most promising careers lie in designing them. This is not to say that educators should retreat into teaching outdated facts, disregarding the role of technology in the world and turning schools into strongholds of traditionalism producing students who are