In questi giorni sui media e' stato affrontato il problema degli archivi cloud e ovvero di dati che possono essere archiviati su server di fornitori di servizi quali, sempre per citare il piu' grande al mondo, Google. Ma anche altri big come Microsoft, Yahoo! e tanti tanti altri.
Cosa vuol dire archivi cloud? Cloud significa nuvola, quindi archvi cloud sono dati nella nuvola, dati archiviati nella rete di internet e quindi su server in qualche parte del mondo. Ma dove? Con quali garanzie di conservazione e sicurezza?
Dobbiamo sottoporci come cittadini e ancor di piu' come aziende a regole per preservare l'integrita' di dati, proteggere gli stessi da accessi non autorizzati e poi ... tantissimi di noi, anche in azienda, utilizzano Gmail o Yahoo! Mail, ma con quali garanzie? Su questo fronte ho letto che il cloud computing mette in difficolta' i garanti europei ad affrontare questa innovazione. Sembra quasi che le norme non siano al passo con la tecnica. Ma non e' cosi'. Queste norme sono state previste a tutela dei dati e quindi delle nostre informazioni personali, non sono certo contro il progresso tecnologico o con il cloud computing tout-court; il problema e' un altro: i grandi, dalla loro posizione non intendono rilevare, ad esempio, dove si trovano i server e come sono trattati i dati.
E questo e' un problema che non riguarda soltanto coloro che utilizzano una web-mail, tralalasciando altri casi, ma chiunque utilizzi una mail, anche se gestita su un client installato sul proprio pc, perche' i dati rimangono comunque memorizzati su server, forse anche e nostra insaputa ... quindi alla fine e' un problenma che riguarda tutti e che per il momento no trova soluzione. In Italia il garante delle privacy Pizzetti ha annunciato una raccomandazione entro il prossimo settembre. Staremo a vedere, intanto i servizi cloud -mail, backup ecc. ecc.- sono in crescita esponenziale.
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