Blog? Non valgono le regole previste per la stampa
Questo e' quanto statuito dalla terza sezione della Corte di Cassazione con la sentenza del 10 maggio 2012 che ha assolto con formula piena un blogger che era stato condannato in primo ed in secondo grado per il reato di stampa clandestina, perche' il fatto non sussiste .
Secondo 'accusa invece, poiché il blog è periodicamente aggiornato, è un giornale e come tale soggetto alla legge sulla stampa. In prima istanza i giudici avevano dato ragione alla tesi accusatoria e avevano ritenuto che il blog in questione fosse una vera e propria testata giornalistica. In conseguenza avrebbe dovuto essere trattato quale un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62/2001 e proprio in quanto stampa periodica, avrebbe dovuto essere registrato presso il Tribunale competente.
La condanna del blogger aveva creato forte indignazione nel mondo dei blogger, che dopo la sentenza si sono visti sancire il sacrosanto diritto di informazione ed esprimere la loro opinione.
Un caso che se non si fosse concluso in questo modo avrebbe inflitto davvero un colpo durissimo alla libertà di informazione online.
Centinaia di blogger, infatti, avrebbero quasi sicuramente rinunciato a scrivere e a pubblicare contenuti e informazioni sul web, se per farlo avessero dovuto confrontarsi con gravose formalita' burocratiche previste da una legge sulla stampa che risale al 1948.
Questo e' quanto statuito dalla terza sezione della Corte di Cassazione con la sentenza del 10 maggio 2012 che ha assolto con formula piena un blogger che era stato condannato in primo ed in secondo grado per il reato di stampa clandestina, perche' il fatto non sussiste .
Secondo 'accusa invece, poiché il blog è periodicamente aggiornato, è un giornale e come tale soggetto alla legge sulla stampa. In prima istanza i giudici avevano dato ragione alla tesi accusatoria e avevano ritenuto che il blog in questione fosse una vera e propria testata giornalistica. In conseguenza avrebbe dovuto essere trattato quale un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62/2001 e proprio in quanto stampa periodica, avrebbe dovuto essere registrato presso il Tribunale competente.
La condanna del blogger aveva creato forte indignazione nel mondo dei blogger, che dopo la sentenza si sono visti sancire il sacrosanto diritto di informazione ed esprimere la loro opinione.
Un caso che se non si fosse concluso in questo modo avrebbe inflitto davvero un colpo durissimo alla libertà di informazione online.
Centinaia di blogger, infatti, avrebbero quasi sicuramente rinunciato a scrivere e a pubblicare contenuti e informazioni sul web, se per farlo avessero dovuto confrontarsi con gravose formalita' burocratiche previste da una legge sulla stampa che risale al 1948.
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