Inspired by Antonio Scurati
Nel libro M Il figlio del secolo di Antonio Scurati, a pagina 419 viene fatto un confronto tra le persone del popolo e coloro che invece dovrebbero guidare una nazione. Parole a mio avviso di poesia pura.
Commercianti, bottegai, terrieri, speculatori al minuto… borghesia incapace che farebbe mercato di tutto pur di non rinunciare ai propri privilegi. Massa inerte, plumbea, opaca di uomini senza fedi e senza ideali.
Campano delle ristrettezze della cronaca, misurano le ere sul metro da sarto del presente.
Ma quando si tratta della vita dei popoli il discorso cambia.
Occorre vivere e raccontare ogni giorno della vita come se appartenesse già alla Storia.
Allora il panorama si dilata al mondo, l’orizzonte esplode e non puoi più distinguere il danzatore dalla danza.
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