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Wi-fi per tutti dal 2011

Si prevede una maggior diffusione del Wi-fi in Italia da gennaio 2011 . Wi-fi libero dal 2011 Infatti con il decreto licenziato in questi giorni dal Governo, il Wi-fi non avra' piu' le restrizioni previste dalla precedente nornativa , particolarmente restrittiva ed emessa per contrastare il terrorismo internazionale. Ma stranamente cosi' restrittiva, per il Wi-fi, solo in Italia. Cosi' l'obbligo di chiedere la licenza al Questore andra' in pensione, anche se l'utente dovra' essere identificato al momento dell'accesso alla rete. Vedremo poi all'atto pratico cosa significhera' questa semplificazione, senz'altro accesso internet gratuito in bar, ristoranti e altri esercizi commerciali, oltre che in alcune parti delle citta' . E allora prepariamoci con telefonini e altri dispositivi Wi-fi , se ancora non ne fossimo dotati, e sempre piu' alla carica con Twitter e Co., ma anche con telefonia Voip . Si, perche' se il wire

Yahoo! Mail. Connection refused

Poco fa ho provato a leggere la rubrica Yahoo! e questo e' il messaggio: Connection refused Un bel pasticcio se anche Voi, come me, utilizzate la rubrica Yahoo!. Non solo senza numeri di telefono ma anche l'invio di una mail e' un'impresa dato che e' necessario digitare tutto l'indirizzo perche' la rubrica nisba! Stessa cosa da cellulare ... speriamo il problema venga risolto quanto prima? E a Voi fa la stessa cosa? Consiglio: utilizzare in mirroring un altro servizio di posta, tipo Gmail o il nuovo Facebook mail, cosi' il rischio di rimanere a piedi e' inferiore ....

Al decollo il servizio di posta elettronica di Facebook

Facebook email? Ancora poche ore e potremo provare il nuovo servizio email di Facebook. Non ci pensate nemmeno di possedere un altro indirizzo di posta elettronica e ritenete quindi che Gmail, Yahoo! o Hotmail siano piu' che sufficienti? Beh puo' darsi, ma se uno del calibro di Facebook propone agli utenti un servizio di questo tipo credo che sia motivo, per gli altri competitors, per migliorare a loro volta, magari facendo tesoro di qualche nuova idea che senz'altro verra' proposta. E' pur vero che quasi nessuno di noi ha la voglia di gestire un altro account, ma chi non ha gia' quello di Facebook? In Italia, ad esempio, quasi un cittadino su tre ha gia' un profilo . E poi, molti di noi oggi utilizzano Gmail o Yahoo! come veri e propri client di posta, accessibili da qualunque Pc o cellulare, in alternativa alle "vecchie" applicazioni installate tipo Outlook o Windows Live Mail (si chiama cosi' ora?). Quindi semmai perche' non ag

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Ripubblico l'appello del fondatore di Wikipedia Un appello dal fondatore di Wikipedia Jimmy Wales Dieci anni fa, quando iniziai a parlare di Wikipedia alla gente, ricevetti molti sguardi divertiti e quasi di commiserazione. Diciamo che tanti erano a dir poco scettici all'idea che dei volontari sparsi in tutto il mondo potessero unirsi per creare insieme un notevole compendio della conoscenza umana con il solo intento di condividerlo. Niente pubblicità. Nessun guadagno. Nessun obiettivo finale recondito. Dieci anni dopo, ogni mese, più di 380 milioni di persone usano Wikipedia, quasi una su tre di tutte quelle che si connettono a Internet. È il 5° sito web più popolare del mondo. I primi quattro sono stati creati e vengono mantenuti grazie a miliardi di dollari di investimenti, a enormi staff aziendali e a continue campagne di marketing. Wikipedia invece è qualcosa di completamente diverso da un sito web commerciale. È il risultato del lavoro di una comunità, scr

Cinguetta cinguetta che il fisco ti ascolta

Cinguetta cinguetta che il fisco ti ascolta! Dei giorni scorsi la notiza che Twitter e altri social media possano essere utilizzati come canali per comunicare con i contribuenti, nel senso di informare su novita' o opportunita' di "risparmio fiscale", e per dare supporto e aiuto su situazioni fiscali piu' comuni. Ma gli stessi social network, Twitter, Facebook e C., possono anche essere utilizzati da Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate per raccogliere informazioni e dati rilevanti, proprio adesso che l'utilizzo dello strumento di accertamento di maggiori redditi, chiamato redditometro , pare abbia affinato le proprie armi e, stando ai propositi del Ministero delle Finanze, venga sempre piu' utilizzato. E cosi' racconti di viaggi esotici o di fine settimana in qualche hotel da mille e una notte potrebbero essere intercettati da qualcuno che poi potrebbe presentarci il conto. Anche in Italia a breve quindi verra' seguito il buon esempio da

Alla frontiera di un nuovo mondo senza Pc

Ray Ozzie , guru visionario ed innovatore cui Bill Gates aveva lasciato la guida della Microsoft 5 anni fa, ha dato le proprie dimissioni nei giorni scorsi. Forse ha terminato un percorso durante il quale ha cambiato profondamente Microsoft, indicando come business non il prodotto ma il servizio. Il software cioe' come servizio da cui si accede online , un mondo nuovo in cui non solo dati ma anche le applicazioni sono residenti su server a cui si accede via internet con i dispositivi piu' disparati, non solo Pc, ma anche TV, console giochi, telefoni, iPad, lettori di libri o musica, ecc. ecc.. Sara' quindi il browser a uniformare la complessita'. Certo e' stata una svolta epocale per Microsoft , che continuera' a vivere di rendita per un bel po' di tempo sulle vendite di prodotti, anche perche' dovranno essere le aziende-clienti  a cambiare abitudini e iniziare a pensare che internet sia uno strumento di lavoro sicuro ed affidabile. E

Facebook, privacy a rischio secondo il Wall Street Journal

Secondo un'inchiesta del Wall Street Journal Facebook non e' riuscita a proteggere la privacy dei propri utenti. Cosi' i dati di milioni di utenti sono stati involontariamente resi disponibili sulla rete. Sotto accusa alcune delle applicazioni piu' popolari , quali ad esempio Farmville , attraverso le quali sono state trasmesse informazioni personali di ogni tipo a societa' pubblicitarie e che svolgono attivita' di ricerche di mercato. Alcune di queste informazioni sono state anche vendute ad altre societa', tra cui anche Invita Media, controllata da Google. Il Grande Fratello esiste davvero, non e' uno solo anche se quello della televisione non c'entra niente. Fonte: Italia Oggi 19/10/10